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Lara: ~ Tutto
iniziò con un messaggio che mi arrivò da un portatile inviato da Larson
direttamente dall’ufficio di una donna di nome Natla. Venni contattata
per recuperare un prezioso artefatto, lo “Scion”, che sembrava contenere
dei poteri sconosciuti custoditi direttamente dal continente scomparso
di Atlantide. Così partii subito verso il Perù recandomi nella città di
Qualopec, un’antica città di origini inca. Come cercai di raggiungere le porte della città
perduta, io e la mia guida venimmo attaccati da un branco inferocito di
lupi... Passai al contrattacco, fino a quando vidi la mia guida stesa a
terra priva di vita.... Che momento... Avevo perso la mia guida a pochi
metri da me... La porta dietro di me si chiuse e io proseguii da sola...
Attraversai caverne, la città di Vilcabamba, la valle perduta e
finalmente raggiunsi la tomba di Qualopec.
PR:
~
Come è possibile che tu abbia combattuto contro dei dinosauri? Si sono
estinti milioni di anni fa! Non erano forse dei robot della Natla’s
Technologies? Lara: ~ No, si
trattava di veri e propri dinosauri, non erano robot creati da Natla, te
l’assicuro... Li ho affrontati da vicino e non era la prima volta che
vedevo dinosauri vivi ancora esistenti sulla Terra. Tutti i dinosauri
incontrati li ho sterminati uccidendoli a suon di pallottole. Un robot
non avrebbe potuto perdere sangue, quindi ti assicuro sull’autenticità
di quei bestioni... Lara: ~ Non ebbi
grosse difficoltà a trovare lo Scion, ma una volta trovatolo, venni
raggiunta da Larson, che mi rivelò che lo Scion in realtà, era composto
da tre pezzi e che quello di cui ero venuta in possesso era solo il
primo... Poi mi disse che Natla aveva incaricato Pierre, un altro suo
dipendente, per la ricerca degli altri due pezzi collocati a St.
Francis. Restai sorpresa quando all’improvviso Larson mi attaccò
cercando di uccidermi, ma aveva sbagliato proprio donna.... Non per
niente ero diventata cintura nera di Karate. Stesi al tappeto Larson con
un colpo da far suscitare l’invidia del mio maestro di arti marziali, e
mi avventurai per la ricerca degli altri due pezzi. Quando lessi i geroglifici egizi dal muro della tomba,
venni trasportata in un sogno di Atlantide vedendo una scena di un
antico rituale. Fu cosi che il sogno mi rivelò dove fosse situato
l’ultimo pezzo dello Scion, ovvero nelle rovine dell’antico Egitto..
Raggiunsi il luogo nella città di Khamoon a bordo di una motocicletta,
ma di notte tre inaspettati scagnozzi di Natla, mi raggiunsero rubandomi
i tre pezzi dello Scion comprese le mie amate armi... Ma la
testardaggine e il coraggio non mi sono mai mancati, così prima che i
tre scagnozzi potessero uccidermi, feci
un salto con cui mi avrebbe invidiata anche una tigre della
Malesia, e salita a bordo della preziosa moto, andai all’inseguimento
dei tre che salirono su uno yatch, salpando.. Non mi diedi per vinta
nemmeno in quel momento e feci un tuffo nuotando per raggiungere
l’imbarcazione! Affrontai ulteriori pericoli per portare a termine la
mia missione, fino a quando mi ritrovai faccia a faccia con
l’incarnazione del potere stesso del prezioso artefatto Scion.... Natla!
PR:
~
Cos’hai provato nel vedere Natla trasformata in un mutante?
PR:
~
Quando Natla ti ha chiesto di diventare regina di Atlantide assieme a
lei, sei stata tentata nell’accettare? Lara: ~ Sono
cresciuta vivendo la mia infanzia in un ambiente aristocratico, servita
come una regina, arrivando al punto di odiare quel tipo di vita
monotona. Stare in un mondo e magari seduta su un trono dalla mattina
alla sera per governare un mondo perduto non è sicuramente il massimo
del divertimento per il mio carattere. Voglio sentirmi viva e andare
alla conquista delle cose con movimento e con i miei sforzi, non grazie
alla magia di un artefatto. Lara: ~ Fu con
Natla che terminò la mia movimentata avventura, ma ne uscii vincitrice e
contenta, perché avevo
girato in luoghi antichi e dimenticati. |