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TOMB RAIDER I

LO SCION E ATLANTIDE (1996)

 

Lara: ~ Tutto iniziò con un messaggio che mi arrivò da un portatile inviato da Larson direttamente dall’ufficio di una donna di nome Natla. Venni contattata per recuperare un prezioso artefatto, lo “Scion”, che sembrava contenere dei poteri sconosciuti custoditi direttamente dal continente scomparso di Atlantide. Così partii subito verso il Perù recandomi nella città di Qualopec, un’antica città di origini inca.

Come cercai di raggiungere le porte della città perduta, io e la mia guida venimmo attaccati da un branco inferocito di lupi... Passai al contrattacco, fino a quando vidi la mia guida stesa a terra priva di vita.... Che momento... Avevo perso la mia guida a pochi metri da me... La porta dietro di me si chiuse e io proseguii da sola... Attraversai caverne, la città di Vilcabamba, la valle perduta e finalmente raggiunsi la tomba di Qualopec.

PR: ~ Come è possibile che tu abbia combattuto contro dei dinosauri? Si sono estinti milioni di anni fa! Non erano forse dei robot della Natla’s Technologies?

Lara: ~ No, si trattava di veri e propri dinosauri, non erano robot creati da Natla, te l’assicuro... Li ho affrontati da vicino e non era la prima volta che vedevo dinosauri vivi ancora esistenti sulla Terra. Tutti i dinosauri incontrati li ho sterminati uccidendoli a suon di pallottole. Un robot non avrebbe potuto perdere sangue, quindi ti assicuro sull’autenticità di quei bestioni...

Lara: ~ Non ebbi grosse difficoltà a trovare lo Scion, ma una volta trovatolo, venni raggiunta da Larson, che mi rivelò che lo Scion in realtà, era composto da tre pezzi e che quello di cui ero venuta in possesso era solo il primo... Poi mi disse che Natla aveva incaricato Pierre, un altro suo dipendente, per la ricerca degli altri due pezzi collocati a St. Francis. Restai sorpresa quando all’improvviso Larson mi attaccò cercando di uccidermi, ma aveva sbagliato proprio donna.... Non per niente ero diventata cintura nera di Karate. Stesi al tappeto Larson con un colpo da far suscitare l’invidia del mio maestro di arti marziali, e mi avventurai per la ricerca degli altri due pezzi.

Quando lessi i geroglifici egizi dal muro della tomba, venni trasportata in un sogno di Atlantide vedendo una scena di un antico rituale. Fu cosi che il sogno mi rivelò dove fosse situato l’ultimo pezzo dello Scion, ovvero nelle rovine dell’antico Egitto.. Raggiunsi il luogo nella città di Khamoon a bordo di una motocicletta, ma di notte tre inaspettati scagnozzi di Natla, mi raggiunsero rubandomi i tre pezzi dello Scion comprese le mie amate armi... Ma la testardaggine e il coraggio non mi sono mai mancati, così prima che i tre scagnozzi potessero uccidermi, feci  un salto con cui mi avrebbe invidiata anche una tigre della Malesia, e salita a bordo della preziosa moto, andai all’inseguimento dei tre che salirono su uno yatch, salpando.. Non mi diedi per vinta nemmeno in quel momento e feci un tuffo nuotando per raggiungere l’imbarcazione!

Affrontai ulteriori pericoli per portare a termine la mia missione, fino a quando mi ritrovai faccia a faccia con l’incarnazione del potere stesso del prezioso artefatto Scion.... Natla!

PR: ~ Cos’hai provato nel vedere Natla trasformata in un mutante?

Lara: ~ Fortunatamente ho sangue freddo in molte delle situazioni più pericolose che mi si presentano davanti... Inutile dire però che non sempre è facile affrontare certe sorprese. Ti dico semplicemente una cosa: non ho esitato un solo attimo per cercare di abbattere Natla, alla fine quello che cerco sempre di ottenere è di cancellare dal passaggio ogni forma vivente di pericolo, soprattutto se lo trovo lungo il mio percorso.

PR: ~ Quando Natla ti ha chiesto di diventare regina di Atlantide assieme a lei, sei stata tentata nell’accettare?

Lara: ~ Sono cresciuta vivendo la mia infanzia in un ambiente aristocratico, servita come una regina, arrivando al punto di odiare quel tipo di vita monotona. Stare in un mondo e magari seduta su un trono dalla mattina alla sera per governare un mondo perduto non è sicuramente il massimo del divertimento per il mio carattere. Voglio sentirmi viva e andare alla conquista delle cose con movimento e con i miei sforzi, non grazie alla magia di un artefatto.

Lara: ~ Fu con Natla che terminò la mia movimentata avventura, ma ne uscii vincitrice e contenta, perché  avevo girato in luoghi antichi e dimenticati.

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