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THE LAST REVELATION

SPEDIZIONE IN CAMBOGIA (1984)

 

Lara: ~ Lo stesso giorno in cui mio padre voleva mandami in Europa dalla noiosa zia insegnante trovai, appoggiata sul tavolo del salotto della mansione Croft, una copia del “National Geographic” di mio padre in cui i titoli di copertina annunciavano una prossima spedizione di Werner Von Croy, un rispettato ed esperto archeologo che era stato professore alla mia scuola. Unico problema, i fondi per la spedizione erano molto limitati, tanto che avrebbe viaggiato da solo, ma probabilmente avrebbe raccolto qualche piccolo aiuto finanziario durante il viaggio.

L’avevo visto di persona qualche anno prima, quando aveva tenuto una conferenza per allievi e genitori nella scuola che frequentavo, e mi aveva innescato ancor di più il desiderio per le avventure e gli scavi archeologici. Come se non bastasse, avevo anche ereditato la passione per i viaggi da parte di mio padre, che più di una volta aveva partecipato di persona a numerosi siti archeologici in luoghi come la Giordania, l’Egitto e il Sud America... E i racconti di mio padre sulle sue esperienze in quei posti, mi rapirono letteralmente...Vedevo brillare, dagli occhi azzurri che mi guardavano da quella copertina, la promessa di una importante scoperta.

Letto l’articolo in cui Von Croy stava preparando una spedizione in Asia che avrebbe portato ad una potenziale scoperta archeologica in Cambogia, mi precipitai da mio padre col giornale  in pugno, sbattendogli il giornale sul tavolo e chiedendogli senza alcuna esitazione di poter partire assieme al professore, invece di visitare gli oramai risaputi reperti europei. Fissai mio padre per attimi che mi sembrarono un’eternità, ma alla fine mi diede il permesso di fare questo viaggio che sarebbe stato ai suoi occhi un’ottima educazione per me, anche se inizialmente accolse questa richiesta con una risata. Scrisse lui stesso una lettera a Werner, presentandosi come una figura influente e offrendo la propria assistenza finanziaria a condizione di un posto “per affidarle Lara in questa spedizione”.

La mia assistenza era benvenuta, come lo fu anche l’offerta del generoso contributo. Di certo non mi spaventava l’idea di trovarmi a dover affrontare scalate o difficoltà in posti misteriosi e magari pericolosi, grazie alle mie già spiccate qualità di cascatrice, stuntman e free-climber, che erano le mie specialità... Con tutti gli esercizi che avevo fatto in giardino durante la mia infanzia, mi ero preparata bene fisicamente. Il mio corpo inoltre, crescendo si stava rinforzando ancora di più, ed in particolar modo si stava tonificando su due punti del corpo specifici, su cui ricevo ancora oggi complimenti dagli uomini...

Werner mi insegnò parecchie cose e in alcuni casi cercò di mettermi in difficoltà.. Ma già allora ero preparata alle gare di corsa e di salti... Ricordo di aver tempestato Von Croy di domande, e che il preparato professore mi aveva sempre risposto soddisfacendo la mia inesauribile spiccata curiosità... Imparai molte cose in quel viaggio, fu un’importante esperienza per me... mi fece scaturire il desiderio di viaggiare in posti lontani. Fu qui che trovai lo storico zainetto che poi mi portai sulle spalle in tutte le mie avventure..

Il tempo passò facendo crescere me e la mia conoscenza per gli artefatti misteriosi... Fu così che mi preparai ad affrontare le mie prime avventure nel mondo, avventure che grazie al cielo oggi posso raccontare e che in molteplici occasioni mi avrebbero potuto far abbandonare questa vita...

 

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