--- Area utenti ---
Lara: ~
Profonda e duratura amicizia da sempre. Ufficialmente, quando ero
piccola, era il domestico, l’autista, il giardiniere, il cuoco con tante
altre mansioni... ma soprattutto era il mio confidente, e l’unico mio
amico disposto a dedicare delle ore dietro ad una bambina. Quando ne
combinavo qualcuna, Winston era sempre pronto a difendermi e ad
inventarsi scuse per cercare di evitarmi i rimproveri di mio padre. Sono in pochi a conoscere la sua storia: nacque nel
1924 in Irlanda. Fu un veterano di guerra: ha combattuto nella seconda
guerra mondiale, e fu decorato nella campagna di El-Alamein da Bernard
Law Montgomery in persona. Purtroppo dovette abbandonare questo stile di
vita in seguito ad un grave infortunio in battaglia. Tornò a casa e
lavorò insieme a suo padre come guardacaccia finché mio padre non lo
conobbe e gli chiese di rimanere con noi. Un
pomeriggio, mentre ero in giardino come mio solito, vidi arrivare
Winston con un pacco confezionato, con tanto di fiocco rosso! “Ho un
regalo per te.....” mi disse Winston sorridente. Nel giro di pochi
secondi distrussi l’involucro e diedi un’occhiata all’interno del
pacco... C’era una t-shirt verde acqua, un paio di short marroni e degli
occhiali da sole... Infilai subito i nuovi vestiti, inforcai gli
occhiali e sorrisi raggiante al buon Winston. “Finalmente potrai giocare
fresca e comoda...” mi disse il mio buon amico. Da quel momento, quei
vestiti divennero la mia inseparabile divisa, una divisa che però non
destò l’entusiasmo di mio padre. Sua figlia indossare dei vestiti
simili? Nemmeno per sogno! Così fui costretta a cercare un modo per
poterli indossare senza essere vista da lui. Com’è il detto? Ah sì,
occhio non vede, cuore non duole! Cosa feci? Sistemai nel giardino di
casa un mobiletto e vi nascosi gli sportivi vestiti. Non dovevo far
altro che cambiarmi in giardino, e avrei reso felice mio padre nello
stesso tempo! La mia infanzia trascorse tra ispezioni, salti e scavi
all’interno del mio giardino. Non avevo pace, ero sempre alla ricerca di
nuove emozioni e scoperte. Iniziai a costruire un percorso per allenarmi
a saltare e ad arrampicarmi ad altezze vertiginose. Ma uno sfortunato
giorno, mio padre uscì in giardino e inciampò su una corda che avevo
legato fra due alberi. Era una trappola inventata da me stessa con la
quale muovendo quella corda, si sarebbero attivati dei rami spinosi che
sarebbero caduti dall’alto. Una sciagura quel giorno, perché dimenticai
di togliere la trappola di allenamento, e mio padre venne colpito da
rami spinosi che gli bucarono il suo elegante vestito! Mio padre mi
chiuse in camera mia punendomi con un castigo a base di digiuno per
parecchi giorni. Per fortuna il mio buon Winston mi portava di nascosto
deliziose porzioni di ottimo cibo! La mia infanzia trascorse quindi con
questo genere di “avventure”, ma a lungo andare iniziai a sentire
maggiormente il bisogno di allargare i miei orizzonti.
|